domenica 24 aprile 2011

SALINA GRANDE-CHINISIA 22 APRILE 2011

Salinagrande/Chinisia - 22 aprile 2011

Diventa sempre meno definita la natura giuridica del C.A.R.A. di Salinagrande, che di fatto si è trasformato in un C.I.E, considerando la presenza dei 130 migranti rinchiusi nella palestra, in attesa dell'espulsione , e in un C.A.I. considerata la presenza di decine di ragazzi tunisini, che aspettano da mesi il permesso temporaneo.
Le persone rinchiuse nella palestra, probabilmente persone arrivate dopo il 5 aprile e destinate all'espulsione, sono in sciopero della fame da tre giorni.
Un dato nuovo ma altrettanto preoccupante e significativo è la prima relazione che il territorio ha instaurato con i migranti, in attesa da settimane del permesso temporaneo: molti escono dal centro e vanno a lavorare in nero nelle campagne o nei cantieri, questo permette loro di sopravvivere alle condizioni sempre peggiori del centro; infatti molti preferiscono rifiutare il cibo perchè non è dei migliori e perchè ci hanno riferito di avere il sospetto che il cibo sia contaminato da sedativi (ci dicono che dopo i pasti hanno immediata sonnolenza e spossatezza).

Continuano gli atti di autolesionismo e i tentativi di suicidio (4 giorni fa un ragazzo ha provato ad impiccarsi).

I letti sono insufficienti rispetto al numero di persone ospitate e si alternano per dormire sui letti.
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Un minore è rinchiuso da otto giorni in una stanza.
Un altro è rinchiuso nella palestra e non riesce a vedere la sorella che giornalmente si presenta davanti al CARA.
Probabilmente 6 degli 8 migranti portati in ospedale (“Cervello” e “Villa Sofia”) il 20 aprile(sera) dopo atti di autolesionismo(per evitare l’espulsione) sono stati riportati al c.a.r.a. di Salinagrande e rinchiusi dentro la palestra.

Nella tendopoli di Chinisia,in questo momento, non sono presenti migranti,ma ci riferiscono che non la smonteranno perché verranno deportati in questo non luogo(emblema dello stato d’eccezione) i migranti provenienti dalla Libia,anche se apprendiamo che lo status giuridico della tendopoli è cambiato diventando un C.I.E. (quindi vi è un’incongruenza tra lo status della tendopoli e lo status dei migranti che dovrebbero essere rinchiusi in questo non luogo).

Un’ulteriore notizia raccolta,quest’oggi,è che nei prossimi giorni dovrebbero aprire un altro lager in cui rinchiudere i migranti(circa 200) a Calatafimi(tp),si tratta di un ex convento.

Infine durante la nostra permanenza davanti al c.a.r.a. di Salinagrande siamo stati fermati dalla polizia e ad alcuni di noi è stato chiesto di esibire un documento d’identità. La motivazione è chiara:vogliono intimidirci per non farci continuare il monitoraggio di denuncia di tutte le violazioni che stanno perpetrando nei confronti dei migranti (visto che l’azione che stiamo portando avanti con i vari presidi antirazzisti è l’unico modo per far conoscere le loro violazioni e informare i migranti sui loro diritti).



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