mercoledì 27 aprile 2011

Il 30 Aprile Presidio solidale davanti al C.A.R.A. di Salinagrande

Il 30 Aprile presidio solidale, antirazzista e antifascista davanti al C.A.R.A. di Salinagrande

A Salinagrande, una piccola frazione vicino Trapani, c'è un C.A.R.A., un “centro di accoglienza” per richiedenti asilo, in cui al momento si trovano circa 350 migranti, in attesa di ottenere un permesso di soggiorno o soltanto una risposta alla lo...ro legittima richiesta di entrare in Europa.

La gestione del C.A.R.A. è totalmente inadeguata: strutture insufficienti, insufficienti posti letto, scarsa assistenza, pochi o nulli i contatti con l'esterno, difficili le possibilità di collegamento con i centri urbani. Inoltre, una parte del C.A.R.A. è stata trasformata in un C.I.E. improvvisato; all'interno del centro c'è una palestra, circondata e strettamente controllata dalle forze dell'ordine, al cui interno sono rinchiusi da settimane gruppi di migranti, che non possono uscire, né incontrare parenti, avvocati o associazioni: questi migranti sono tunisini, arrivati in Italia dopo il 5 aprile, secondo il governo devono essere espulsi, colpevoli solo di essere “inadeguati e illegali” secondo il recente decreto del Ministero. In molti, pur di uscire, hanno compiuto gesti di autolesionismo o tentato il suicidio, in molti hanno tentato la fuga, ma sono stati braccati e ripresi; tra questi, rinchiusi “per la loro sicurezza” ci sono anche minori non accompagnati, che non trovano posto presso le strutture di accoglienza. Il C.a.r.a. di Salinagrande è un luogo di deportazione e segregazione, come la tendopoli di Chinisia, il Cie di Lampedusa, la tendopoli di Manduria, il Residence degli Aranci di Mineo, Pian del Lago a Caltanissetta e tanti altri luoghi d'Italia, zone extraterritoriali dove i diritti non valgono, dove chi informa i migranti sui loro diritti negati è accusato di sobillare e istigare alla violenza. Questi luoghi sono il simbolo della politica criminale di questo governo, che non accoglie, anzi abbandona i migranti e i cittadini delle zone in cui i migranti si trovano, non ascolta le associazioni, e criminalizza tutti i soggetti politici che lavorano a progetti di integrazione, informazione, cooperazione solidale. Non crediamo alle istanze umanitarie di questo governo che sostiene guerre “umanitarie” e reclude quanti scappano alla ricerca di libertà. Il governo crea un'emergenza con la gestione criminale e criminalizzata dei fenomeni migratori, mentre sostiene i diritti civili con bombe “umanitarie”, incarcera, reclude e reprime migranti e attivisti antirazzisti, in attesa di un'altra tragedia, di altri morti annegati, propagandando idee xenofobe e razziste.

Non abbiamo paura delle donne e degli uomini che rischiano la vita in nome della speranza e della libertà, siamo tutti fratelli e sorelle.
Non accettiamo barriere di nessun tipo, da nessuna parte e vogliamo un Mediterraneo senza guerre e senza frontiere.
Pensiamo che le migrazioni siano un fenomeno storico e geografico strutturale e connaturato al genere umano, una ricchezza, non un fenomeno emergenziale e di sicurezza nazionale.
Proponiamo, al fianco delle lotte di autodeterminazione dei popoli, una politica di solidarietà attiva, che vuole costruire momenti di integrazione, momenti di lotta e di tutela dei diritti di tutt@.
Per queste ragioni, andiamo dove il governo e i suoi apparati repressivi non ci vogliono e vi invitiamo tutti ad un presidio solidale

Raccolta solidale

chiediamo a tutti di sostenere il presidio

*partecipando direttamente all'evento

*con fondi (necessari per le trasferte e le spese di sportello),

*con viveri

come
- dolci (merendine, biscotti...)
- frutta
- pan carrè
- tonno, mais, pomodoro
- the, succhi, latte
- caramelle

chiunque volesse contribuire,
può contattare

Giorgia 3492687860
Valentina 3292649529
Andrea 3202477337
Cesare 3203916001

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